Analisi di mercato: come capire l’interesse per un prodotto gratis

L’analisi di mercato aiuta a capire se i clienti sono interessati ad un prodotto

Quando si intraprende un’attività commerciale di qualsiasi tipo, sia essa online, quindi un blog, o sia un’attività reale, ciò che fa la differenza tra il successo e il fallimento è sicuramente l’interesse dei clienti per i prodotti o per i servizi che vengono offerti.

Il classico esempio di “vendere un frigorifero ad un Eschimese” indica una strategia di marketing completamente fallimentare, perché mette a disposizione un oggetto che raffredda i cibi in un posto che è già freddo, quindi in cui non c’è assolutamente bisogno di un servizio del genere.

Per questo prima di iniziare anche solo a scrivere un blog, o a vendere dei servizi, visto che dovremo impiegare delle risorse sia economiche sia in termini di tempo, è opportuno fare un analisi di mercato. Queste analisi di mercato possono essere di molti tipi, e in questo articolo ci occupiamo di analisi di mercato gratuite, e svolte attraverso l’interesse diretto dei potenziali clienti, senza invece occuparci di analisi di mercato basate sull’osservazione di dati raccolti da altri, di cui parleremo in separata sede.

Internet offre molti strumenti gratuiti per raccogliere opinioni, e ci sono dei piccoli trucchi per poterlo fare: vediamone alcuni.

Facebook e i social network

Al giorno d’oggi, quando si intraprende un’attività di qualsiasi tipo, non si può prescindere dal social network più popolare di tutti, che è Facebook, a cui molti utenti sono iscritti (naturalmente un’azione del genere si può intraprendere anche con altri social come Twitter o Pinterest).

Con il nostro account personale o con un account dedicato al nostro servizio, futuro o già attivo (nel caso un cui volessimo ampliare la nostra offerta) possiamo porre alcune domande, scrivere alcune frasi o valutare l’interesse della gente confrontando due servizi diversi. Ecco alcuni esempi:

  • Scrivere un post dove si parla, bene, di un servizio che intendiamo offrire, ad esempio “mi sono rivolto ad un web designer per il mio sito e sono soddisfatto”, nel caso in cui volessimo in futuro proporre in servizio di questo tipo. Potremo così vedere se gli utenti valutano il post con i classici “mi piace” o se, meglio ancora, commentano per avere informazioni ulteriori. Se tante persone hanno la possibilità di leggere il post e nessuno risponde probabilmente quelle persone non hanno bisogno di un servizio del genere e dobbiamo cambiare tipo di servizio da proporre o, in alternativa, cambiare target di riferimento.
  • Si possono fare anche domande più dirette in questo modo: “A qualcuno interessa un servizio di creazione di siti web?”. Chiaramente in questo caso ciò che vogliamo fare è meno “velato”, ma se specialmente siamo già conosciuti per offrire un certo tipo di servizio alcuni di coloro che sono già nostri clienti potrebbero chiederci informazioni direttamente.
  • Altra idea interessante è quella di proporre due articoli, anche non scritti da noi, per valutare e confrontare quale tra due servizi che vogliamo proporre è più interessante: pubblichiamo, o condividiamo, due post riguardante ognuno uno dei due servizi e valutiamo la risposta delle persone per capire quale viene apprezzato maggiormente (esempio stupido, siamo un ristorante, siamo indecisi se proporre la pasta al pesto o la pasta alla norma: pubblichiamo un articolo sul pesto e uno sulla norma e valutiamo l’interesse); possiamo proporre questi post “appaiati”, uno di seguito all’altro, anche per diversi giorni, per poi fare una “media” finale.

Il crowdsourcing come analisi di mercato

Se volete tentare un approccio più diretto mettendo subito in tavola tutte le vostre carte, un ottimo meccanismo è quello del crowdsourcing, ovvero le produzioni dal basso, molto di moda in questo periodo.

Lo scopo di strumenti del genere è quello di proporre un servizio per cui abbiamo bisogno di soldi, servizio non ancora avviato. Si fa quindi una stima di quanti soldi ci servono per realizzarlo, poi si mette tutto nero su bianco decidendo come verranno spesi quei soldi (esempio: voglio produrre un cortometraggio e mi servono 5000 euro; ne spenderò 3000 per la produzione, 1000 per la pubblicità, 1000 per il noleggio attrezzature) e mettiamo tutto nero su bianco su siti appositi.

Analisi di mercato gratuite

A questo punto gli utenti potranno trovare il nostro progetto e finanziarlo, con donazioni che vanno dal minimo di un euro ad un massimo di 1000 euro o più. In base all’entità delle donazioni possiamo offrire delle ricompense diverse; ad esempio a chi dona 5 euro non faremo pagare l’acquisto del film una volta prodotto, chi ne offre 10 riceverà anche un portachiavi, chi ne offre 20 una maglietta a tema e così via.

Tra i servizi utilizzabili per questo tipo di sistema troviamo i celebri Kickstarter o Indiegogo e l’italiano Produzionidalbasso, che possiamo visitare anche solo per curiosità, per capire che tipo di progetti è possibile proporre.

Questi strumenti servirebbero soprattutto a raccogliere fondi, ma è difficile raggiungere con le sole offerte delle cifre altissime: per questo, anche se non raggiungiamo il cosiddetto “Payout”, la cifra prefissata all’inizio, abbiamo avuto un’analisi di mercato gratuita: vedremo quanti soldi ci sono stati offerti, da chi (per capire il nostro potenziale target), se ci sono state offerte tante donazioni da 5 euro o poche donazioni da 100, per cui trovando gli investitori giusti potremmo avviare il nostro servizio.

Quelli di cui abbiamo parlato non sono servizi che servono primariamente a fare analisi di mercato, ma poiché le analisi vere e proprie sono a pagamento, possiamo fare di questi siti un utilizzo un po’ alternativo. Un’idea interessante e, salvo perderci un po’ di tempo, gratuita.

Ora che conosci l’importanza dell’analisi di mercato per il tuo business inizia da subito a valutare il tuo prodotto/servizio.

 

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