Google Adsense, si guadagna realmente?

Google Adsense è considerato il miglior programma pubblicitario attualmente a disposizione  degli editori online. Il suo successo è dovuto soprattutto alla semplicità di funzionamento, che ha spinto milioni di persone in ogni parte del globo a sceglierlo per trovare pubblicità per il proprio sito o blog. Chi ha in animo di creare un sito o lo ha già fatto e sta cercando pubblicità, sicuramente si sarà fatto la classica madre di tutte le domande: quanto si guadagna con Google Adsense?

Il funzionamento di Google Adsense

Prima di rispondere a questa domanda, credo sia opportuno spiegare il funzionamento di Google Adsense, che è forse il vero segreto del suo grande successo. In pratica, occorre compilare un form di iscrizione, operazione a seguito della quale si apre un account con il quale sarà possibile gestire il programma. Il vero e proprio grimaldello, è però costituito dalle righe di codice che verranno restituite dopo aver specificato il formato della pubblicità che si desidera e che si ritiene più adatto al proprio sito. Ad esempio, si può optare per un formato rettangolare o per uno quadrato, oppure scegliere tra un annuncio di testo e un banner animato. Non mancano i consigli dello staff, tesi a svelare alcuni piccoli segreti che possono consentire un posizionamento strategico degli annunci, ovvero a fare in modo che non solo risaltino al meglio, ma che possano indurre gli utenti a cliccarci sopra.

Cliccare sopra gli annunci: questa è in effetti la parola magica. Va infatti specificato a questo punto, che la pubblicità online si fonda proprio sul fatto che gli utenti vadano a cliccare su una determinata pubblicità. Sono infatti pochissimi i programmi che consentono di guadagnare tramite la semplice visualizzazione dei banner pubblicitari e quei pochi che lo permettono, almeno in questo momento, fanno guadagnare cifre irrisorie.

Quanto si può guadagnare con Google Adsense?

Una volta che abbiamo compreso il meccanismo, possiamo passare a cercare di capire quanto si può guadagnare. Al riguardo, dobbiamo però ricordare che in base al regolamento di Google Adsense, è espressamente proibito ad ogni publisher pubblicare i propri guadagni. Chi contravviene a questa regola, viene bannato, ovvero espulso dal programma. Proprio per questo, sulla rete non si trovano mai, o quasi, notizie relative ai guadagni di singoli editori. Possiamo però affermare, che il guadagno con Google Adsense deriva in particolare da tre parametri ben precisi:

1) Il traffico del sito. Un elevato numero di visitatori, produrrà un’alta rendita. Senza un buon traffico, diventa quasi impossibile guadagnare molto;

2) Il valore delle parole chiave. In pratica esse dipendono dalla tematica del tuo sito. Se si tratta di economia, è molto più facile guadagnare che con la teologia, in quanto una pubblicità relativa alle assicurazioni, oppure alla telefonia viene premiato maggiormente rispetto a quella di chi vende la Bibbia;

3) L’ottimizzazione per Google Adsense. Chi riesce ad ottimizzare il suo sito per Adsense, preparando il campo per il più corretto posizionamento degli annunci, aumenta le sue possibilità di guadagno.

La polemica sul blog di Grillo

Negli ultimi mesi, abbiamo assistito ad una polemica spesso rovente relativa al blog di Beppe Grillo. Una polemica spesso strumentale e legata al fatto che il comico genovese guida un movimento politico che si sta rivelando molto scomodo per gli avversari. Quanto emerso può però essere molto utile per capire di cosa si stia parlando. Tutto è partito da un servizio del Sole 24 Ore, in base al quale il blog di Grillo ricaverebbe grazie ad Adsense tra i 5 e i 10 milioni di euro all’anno! Chi già inizia ad immaginare di poter diventare se non ricco, almeno benestante con la propria creazione, dovrebbe attendere un poco e leggere le risposte di alcuni esperti del settore. Secondo i quali, invece, il guadagno reale sarebbe intorno ai 700mila euro all’anno. Il tutto in presenza di un traffico medio giornaliero che può contare su 750mila utenti unici. Si tratta insomma di cifre che non hanno nulla a che vedere con siti di nicchia, che generano solitamente poche centinaia di visitatori unici al giorno. Una circostanza che va tenuta nel debito conto.

I veri dati non sono disponibili

Poiché i dati veri non possono essere pubblicati online, non rimane a questo punto che ricordare come in base ad alcune indagini condotte anche recentemente, circa la metà dei publisher di Google Adsense guadagnino sotto la soglia minima dei cento euro mensili (di questi addirittura la metà sotto i dieci euro), mentre di converso un quinto circa del complesso arriverebbe ad accumulare oltre 500 euro, sempre al mese. Non manca poi una fascia che guadagnerebbe decine di migliaia di euro, circa il 3%. Occorre però ripetere che siamo sempre in un campo minato, in cui dichiarare i propri guadagni comporta l’immediata espulsione dal programma, proprio da regolamento.

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