Come aprire un internet point
Al giorno d’oggi tutti vogliono rimanere connessi e aprire un internet point con le giuste strategie commerciali può rivelarsi una scelta azzeccata.
Innanzitutto la scelta del luogo è fondamentale perché dovrà essere una zona possibilmente affollata, come ad esempio vicino a scuole o centri universitari, dove la presenza di giovani studenti è notevole. L’internet point dovrà essere aperto gran parte della giornata per garantire i servizi e la massima comodità al pubblico. Ovviamente oggi giorno molte persone hanno un pc e una connessione a internet veloce, dunque dovremo puntare su dei servizi aggiuntivi come stampante, fax e web cam. I costi per la connessione dovranno essere abbastanza bassi e sarà importante installare servizi di messaggistica, in modo tale che i turisti che sono in viaggio, potranno entrare nel nostro locale e mettersi in contatto con amici e parenti.
Potremmo anche svolgere dei corsi di formazione per coinvolgere maggiormente le persone, imparando a creare siti web e a usare programmi di grafica ecc.., ovviamente a costi ridotti per tutti. L’aggiunta di un servizio di cancelleria dedicata all’informatica ci consentirà di arrotondare un po’ quindi cartucce e fogli per stampanti, chiavette USB, cd e quant’altro. Per pubblicizzare la nostra attività dovremo usare tutti i modi possibili, internet, la radio e i volantini diffusi nei luoghi più frequentati dai giovani.
Come per qualsiasi attività commerciale dovremo denunciare l’inizio dell’attività, avremo bisogno di una partita IVA e di comunicare al ministero delle comunicazioni l’esercizio di un’attività basata sulle telecomunicazioni. Per quanto riguarda la domanda alla questura, come riporta il sito della Polizia di Stato (www.poliziadistato.it), “Per l’apertura degli esercizi pubblici di telecomunicazioni (Internet point) , non è più richiesta la licenza del Questore, prevista dall’art. 7 Decreto Legge n. 144 del 2005. Il decreto legge n. 225 del 29.12.2010 , apportando alcune modiche alla norma citata, ha infatti previsto l’obbligo di ottenere l’ autorizzazione fino al 31 dicembre 2011. Considerato che non è stato emanato alcun provvedimento normativo di proroga, la licenza è da considerarsi non più richiesta, fatti salvi gli eventuali adempimenti nei casi previsti ai sensi del Codice delle Comunicazioni (D.Lgs. 259/2003 e successive modifiche).”
Inoltre, in base alla legge antiterrorismo del 2005, dovrai avere molta cura dei dati dei tuoi clienti, cercando di non perderli e di registrali con sicurezza e ti dovrai dotare di un software per registrare tutti i dati e tracciare una mappa di navigazione dei siti visitati dai clienti.
Parlando invece di storia, il primo internet point europeo nasceva a Londra nel 1994, fu un’idea di Eva Pascoe che pensò di offrire ai clienti del suo locale situato nelle vicinanze dell’università, la possibilità di navigare su internet mentre bevevano un caffè. Chiamò il locale “cafè cyberia”, che ben presto riscosse un successo notevole facendo sì che gli internet cafè si moltiplicarono in tutta Europa.
In conclusione aprire un internet point può essere una buona idea, richiede un modesto investimento e puntando soprattutto sulla qualità dei servizi offerti, che devono essere studiati con attenzione e mirati alla soddisfazione dei clienti, può darci delle ottime soddisfazioni.
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